07 ottobre 2012

lettera numero zer-o: Tutto ebbe inizio


ANDREWMAY73

LETTERA NUMERO    ZER -  O

Per 2 secoli a partire dal 1811, la famiglia Hughson si successe alla custodia del più antico faro del Regno Unito, il “Red Bell Lighthouse”, a 11 miglia dalle coste scozzesi di fronte a Arbroath sito a 25 km da Dundee.

Tradizione anglosassone e più propriamente scozzese infatti ; vuole i figli maschi della stessa famiglia alla guida e gestione dei fari di tutto il Regno Unito: i “lightkeepers”. Naturalmente nel caso della splendida Scozia, parliamo di quei pochissimi fari che hanno mantenuto una conduzione non automatizzata; per cui meno di 10 sui 215 presenti nel paese.

Finite le celebrazioni del bicentenario tuttavia, dopo i vari incontri con la stampa nazionale, la presenza molto gradita della principessa Anna (sorella di Carlo nonché esperta farologa), ed i molti appassionati di fari con qualche testimonial “raccattato” alla spicciolata; la ricerca per il nuovo lightkeeper dell’antico vessillo luminoso scozzese fu davvero molto travagliata.

In effetti il sig. Peter Hughson l’ultra 90 enne erede della blasonata famiglia “guardiana” (scapolo e senza figli) aveva davvero molti problemi di salute (alcune certamente legati allo scotch mormorano i più malvagi) e non era più in grado di poter adempiere ai propri doveri.

Ebbene, in marzo di quest’anno venne lanciato un concorso in tutta la Scozia per reperire un nuovo guardiano senza avere alcun riscontro nonostante la crisi imperante in tutto il vecchio continente.

D’altra parte si trattava di trascorrere dei periodi di undici mesi in mezzo al freddo e mai tranquillo mare di Scozia senza nemmeno un piccolo lembo di terra a disposizione e con un vento mai misericordioso: IL NULLA assoluto con un lavoro che impiega a dir tanto un ora di pratica. Ogni giorno la capitaneria di porto avrebbe garantito ogni servizio primario al guardiano nonché lo stacco di tre ore a terra; ma questo non fu comunque d’aiuto alla causa.

Nessun giovane (o meno giovane) Scozzese infatti, rispose all’annuncio dell’ufficio del lavoro di   Arbroath che per disperazione si rivolse al capoluogo Dundee, quarta città del paese che per contro rispose picche lasciando la patata bollente al piccolo paesino che prese (a malincuore) la decisione di coprire il ruolo con addetti del comune “volontari” e non retribuiti che si alternavano con grande generosità.

L’annuncio in calce del distretto recitava così

“ Cercasi addetto per lavoro in Impianto Faro in qualità di gerente. Il candidato dovrà mantenere in funzione al meglio il sistema delle lenti e rispondere ad eventuali direttive della capitaneria di porto locale. L’offerta prevede vitto alloggio ed un salario di 1000 euro senza alcun vincolo di orario. Requisiti indispensabili “certificato di navigazione” “brevetto soccorso in mare base” pazienza e calma. Ai sensi delle vigenti normative europee, la ricerca è rivolta  ad ambo i sessi. Inviare una lettera di presentazione con foto formato tessera allo sportello telematico del distretto di Dundee specificando il riferimento - Bell Rock Lightkeeper- ”

In barba alla crisi nessuno in Scozia avrebbe provato nemmeno ad inviare una mail al cortese sig. Turkyn del comune di Arbroath  perché ZER-O era il numero delle persone disponibili a fare una vita di clausura marittima ….Nessuno sino ad un giorno fatato; il 2 giugno 2011.   

La sorpresa nell’apprendere che un cittadino italiano dal nome tremendamente British si proponesse per quella posizione , dopo una mail di conferma e dopo un colloquio telefonico che verificasse l’effettiva padronanza  della lingua inglese e la motivazione; spinse la giunta comunale del piccolo borgo scozzese a due notti di festeggiamenti nel pub locale , con fiumi di birra e whisky e birra e whisky in ordine sparso.

Da li a tre giorni Andrew, partito da Malpensa atterrò a Edimburgo e venne “prelevato” freddamente in stile servizi segreti DDR, da due funzionari comunali del sindaco Mc Person per essere istruito a dovere sul lavoro di “guardiano del faro”….

Quali ragioni spingono un giovane 38 enne italiano di probabili origini inglesi ad intraprendere una simile folle avventura era la domanda che TUTTI i 22000 abitanti di Arbroath avrebbero posto all’italico personaggio ma nessuno la pose temendo un ragionevole cambio di idea repentino: a maggior ragione in una giornata primaverile davvero impietosa persino per i ruvidi e ben temprati highlanders.

Nell’uffico della capitaneria di porto Andrew May era in piedi intento ad esibire la documentazione richiesta sforzandosi di tradurre in inglese il tecnico linguaggio marittimo con acronimi improbabili e verbi a dir poco desueti.

Non appena i due funzionari ed il sindaco distolsero lo sguardo da (andrewmay così come lo pronunciavano senza staccarne il family name); Rachel (così era scritto sul suo cartellino) , l’anziana impiegata dell’ufficio famosa a livello planetario per essere impicciona e quasi sempre fuori luogo, squadrò malamente l’imbarazzato giovane e chiese “tanto tempo fa, chi accettava incarichi spiacevoli o sfortunati scappava da qualcuno o qualcosa…. Che diavolo sei venuto a fare qui, italiano?”   

Andrew rimase di stucco e fu tentato di fingere di non aver capito la domanda , ma poi si limitò a dire la verità chiedendo al proprio volto uno sprazzo di dignità.  

“semplice sig.ra Rachel: la storia , i libri e tanti piccoli pezzettini di carta colorata”

 

5 commenti:

  1. Andre, sei sempre stato fuori come un poggiolo da quando ti conosco...
    Ti vorrei dire che sono stupito di questo tuo nuovo lavoro, ma non lo sono, da te mi aspetto qualunque cosa :-)
    Ti seguirò con piacere e se potrò farti sentire un pochino "a casa" tanto meglio!
    Mi diresti , così, per curiosità, come si organizza la tua vita quotidiana?
    Hai detto che c'è praticamente un'ora di lavoro al giorno, supponendo le classiche 8 ore di sonno, un'ora circa per barba/bagno, un'ora per pranzo/cena, come ti organizzi il resto del tempo?

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  2. Calma calma. Fuori lo sono è vero, ma nel faro a largo di Arbroath ci abita andrewmay73 io mi limito a raccontarlo. La cosa che però più mi incuriosisce è: chi è questo Mastro Farinaio che mi conosce?

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  3. Uno che ha vissuto quasi un'anno sotto la tua branda... :-)

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  4. Nooooooo... Mitico!!! Che bei ricordi. Sono passati quasi 4 lustri sai? Ho visto foto di un piccolo meraviglioso allievo farinaio. E' a dir poco splendido!

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